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...Sono affascinato dall'idea di creare forme che abbiano uno sviluppo non solo sui tre piani cartesiani, ma anche nella invisibile dimensione del tempo, che ancora più delle altre, permette di muoversi liberamente tra il micro e il macro cosmo, ossia tra il mondo e tutte le cose in esso contenute e il nostro mondo interiore, fatto di intimità, sensazioni e ricordi. Questo processo è visibile in Kouros, una assemblaggio in ferro e acciaio costruinto secondo le regole dell'anamorfosi, dove ogni piano che compone la figura è costruito da piccoli segmenti metallici e disposti secondo uno sviluppo longitudiale. Così come Umberto Boccioni che in Forme uniche nella continuità dello spazio creava l'illusione di una figura in movimento bloccata in un istante, qui il mio studio ricostruisce una successione di momenti creativi attraverso la disposizione degli stessi su molteplici piani consequenziali: rappresento il tempo come se corresse su un asse cartesiano. Anche negli altri lavori dove costruisco una forma scultorea impiegando Bonsai vivi, ricerco una dinamica nella relazione che intercorre tra spazio e tempo, ossia uno sviluppo della materia che non è fissato in un momento astratto,

Gli alberi richiamano i paesaggi del mio trascorso (la casa dove vivevo da bambino, le periferie di Firenze dove ho vissuto)

ricerco una connessione dinamica tra  ricordi, sensazioni, e il luogo dove esisto fisicamente.

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